Di misterioso, l’orgasmo femminile non ha proprio nulla. Sono gli uomini che continuano a pensarlo, provando noiosamente a convincere le donne, ormai stufe di partner più veloci di un cronometro o che non si fanno curare per davvero. I farmaci servono a poco e niente, lo diciamo da anni. A liberare per sempre la vulva dalla diabolica convinzione che rappresentasse “la porta dell’inferno” ci avevano pensato nella preistoria le lotte femministe, la pillola anticoncezionale e, perchè no, l’invenzione del Tampax. “Zipless fuck”, scopare solo per il piacere del sesso, senza necessariamente un coinvolgimento sentimentale, è l’espressione coniata da Erica Jong in “Paura di Volare”. Pensate: era il 1973, un’altra era geologica. Ai giorni nostri, il grado di analfabetismo erotico delle coppie è ancora molto alto, nonostante di sesso si parli con maggiore franchezza e libertà che in passato. Il lockdown ha peggiorato le cose, coi figli che giravano per casa tutto il giorno. Aspettiamo che i coreani inventino un’ App per cercare il punto G e geo-localizzarlo finalmente con certezza, così chi lo possiede possa autocertificarlo sulle chat. Nonostante il futuro della modernità sia cominciato, l’ignoranza sull’orgasmo femminile e sull’Eros prosegue anche nella Fase 2.
copyright 2020 Vito Frugis e Cristina Iannuzzi, La coppia in Rete
Commenti recenti